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Pieve Santa Maria Assunta - Bacchereto

via Santa Maria - 055 8717078 Parroco

Le prime notizie della chiesa di Bacchereto risalgono al 1138, anno in cui furono donati al vescovo di Pistoia i diritti sul castello omonimo: nell’atto di donazione, tra i testimoni compare infatti un presbiter Ildibrandus de Bacareto. I diritti del vescovo furono più tardi confermati dal giuramento di fedeltà di uomini del castello e da altri atti analoghi. Verso la metà del secolo XIII il comune rurale di Bacchereto dipendente da Pistoia, oltre al nucleo principale attorno al castello comprendeva altre due frazioni con omonime chiese: S. Iusti (in Montalbano) e de Fuxano 4. La chiesa di Bacchereto, in quest’epoca, era ancora dipendente dalla pieve di Seano; ma a partire almeno dal 1276 è registrata come pieve, con tre chiese dipendenti: Fusciano, Colle Ughi, S. Giusto Il territorio di Bacchereto passò a Firenze dopo il periodo castrucciano, nel 1329, ma rimase sempre sotto la giurisdizione spirituale del vescovo di Pistoia. La pieve è registrata nei verbali delle visite pastorali a partire da quella del 5 Maggio 1376 del vescovo Vivenzi. Alla fine del secolo XVII le due antiche chiese dipendenti di Fusciano e di S. Giusto erano ridotte ad oratori, mentre quella di Colle Ughi era passata a Tizzana; la chiesa di S. Giusto, ancora nel 1737, era officiata e custodita da un eremita.

La chiesa attuale è stata ricostruita tra il Sei e il Settecento (altare laterale con la data del 1768), con parziale recupero delle antiche strutture, delle quali rimangono poche tracce. Dopo il grave incendio del 18 Maggio 1885, la chiesa fu ripristinata a cura del rettore Luigi Drovandi, curio maior a cui è dedicata una lapide sulla parete sinistra della navata. I restauri hanno cancellato buona parte delle tracce dell’antica pieve romanica donando a Santa Maria il suo attuale aspetto classicheggiante.

La facciata della chiesa forma un unicum con quella dell’attigua compagnia; resta parte del paramento originale nello spigolo destro della chiesa in filaretto di alberese, probabilmente del secolo XII. Nella zona posteriore emerge la possente torre campanaria merlata, resto dell’antica cinta muraria del castello, in pietra con aperture centinate. Il semplice portale sormontato da uno stemma del comune di Bacchereto datato 1782, ma probabilmente più antico, che raffigura una pianta di cappero dà accesso alla chiesa a aula unica. Le pareti sono suddivise in quattro campate da lesene ioniche che sorreggono una trabeazione che si interrompe in corrispondenza dei due altari laterali.

Nella controsoffittatura in questa zona a vela, nelle parti vicine a crociera è rappresentata l’Assunta, opera del pistoiese Bartolomeo Valiani, ascrivibile al 1840. Dello stasso autore il Dio padre e angeli, dipinto sulla volta a vela dal presbiterio e il Battesimo di cristo nella nicchia del fonte battesimale vicino all’ingresso. A metà della navata si fronteggiano due altari secenteschi a edicola in pietra serena: su quello di destra è collocata una statua della fine del XIX sec. raffiguarante la Madonna col bambino, su quello di sinistra una Pietà in terracotta policroma, ridipinta ma probabilmente del primo trentennio del Cinquecento.

I quattro Santi dipinti attorno sono ancora opera del Valiani. Oltre l’altare di destra si trova un pulpito in pietra serena della seconda metà del Seicento. Dello stesso materiale è anche l’altar maggiore, ad edicola che incornicia una copia ottocentesca dell’Assunta di Santa Maria dei Frari a Venezia, opera di Tiziano. Il presbiterio ospita anche un garbato tabernacolo cinquecentesco in pietra serena, destinato ad accogliere gli oli santi. Il timpano è stato rifatto in epoca moderna. Nella cantoria in controfacciata è conservato un organo del 1884 opera di Filippo Tronci e Nicomede Agati.

 

Orari

Aperta da lunedì a sabato dalle ore 7.30 alle 8.00
Domenica dalle ore 10.00 alle ore 11.00 e dalle ore 17.30 alle ore 18.00

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