Leonardo Da Vinci

Leonardo Da Vinci

“Grandissimi doni si veggono piovere dagli influssi celesti ne’ corpi umani molte volte naturalmente, e sopra naturali, talvolta, strabocchevolmente accozzarsi in un corpo solo bellezza, grazia e virtù, in una maniera, che dovunque si volge quel tale, ciascuna sua azzione è tanto divina, che lasciandosi dietro tutti gl’altri uomini, manifestamente si fa conoscere per cosa (come ella è) largita da Dio e non acquistata per arte umana”.
Giorgio Vasari

 

Leonardo di ser Piero da Vinci (Vinci, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519) è stato un pittore, ingegnere e scienziato italiano.Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento ed incarnò in pieno lo spirito della sua epoca: si occupò di architettura e scultura, fu disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, musicista e, in generale, progettista e inventore.

Leonardo fu il frutto di una relazione illegittima e primogenito tra il giovane notaio ser Piero da Vinci, di famiglia facoltosa, e Caterina, una donna di estrazione sociale inferiore. Quando Leonardo ha sedici anni, Antonio, il padre di Ser Piero, muore e la famiglia si trasferisce a Firenze. Leonardo offre già segni delle sue straordinarie capacità ed è per questo che il padre lo manda a bottega da Andrea Verrocchio, il miglior pittore del tempo, ottimo maestro affermato anche come scultore ed orafo. L'attività di Leonardo presso il Verrocchio non è ben chiara, sembra che egli abbia collaborato alla tavola del "Battesimo di Cristo" per San Salvi a Firenze. E' il 1472 Leonardo risulta iscritto come maestro nella Compagnia dei Pittori. E', dunque, certo che non fosse più apprendista del Verrocchio, per quanto non avesse ancora lasciatola bottega. La sua prima opera, datata 1473, è un disegno con una Veduta della Val d’Arno. Nello stesso periodo, dipinge il ritratto della nobildonna Ginevra de’ Benci, la Madonna del garofano (1474-1478) e l’Annunciazione degli Uffizi.
Nei primi anni del Cinquecento torna alla sua città, Firenze, e dipinge, accanto a Michelangelo, il Salone del Consiglio grande nel Palazzo della Signoria.
Qui realizza la magnifica Battaglia di Anghiari (1503), che però lascia incompleta. Sembra che il non riuscire a concludere un'opera diventi cifra stilistica di quegli anni: Leonardo è ossessionato dalla perfezione e dalla ricerca di una nuova tecnica pittorica. Anche la celebre Gioconda, dipinta in quegli anni, sembra rimanere incompiuta. Continua instancabile a viaggiare, nel 1506 è di nuovo a Milano, poi, sempre più spesso, a Roma.
Nel 1513 Francesco I di Francia lo invita a corte ad Amboise. Accolto con molti onori, il maestro attende ai progetti per alcuni festeggiamenti e coglie l'occasione per proseguire la sua ricerca idrologica, iniziata anni prima presso gli Sforza.

Leonardo a Carmignano

La località di Bacchereto ai tempi di Leonardo era un centro di produzione della ceramica artistica e paese natale della nonna paterna, Lucia di Ser Piero di Zoso da Bacchereto la cui famiglia viveva a Toia, dove possedeva da tempo una “fornace da orcioli” (divenuta poi proprietà del padre di Leonardo) in cui Leonardo stesso potè esercitarsi giovanissimo nell’arte della ceramica e della scultura e nel disegnare il territorio di Carmignano, dal crinale del Montalbano a Bacchereto ed Artimino.
L’interesse del nostro territorio è testimoniato anche dagli studi di Leonardo per la deviazione delle acque del fiume Arno in un canale navigabile attraverso Prato, Pistoia e Serravalle usando anche le acque dell’Ombrone e del Bisenzio: dal Montalbano sopra e intorno a Carmignano Leonardo studiava il percorso che praticamente coincide con quello attuale dell’autostrada Firenze-mare . (A. Vezzosi)  Inoltre, in merito al “Paesaggio della valle dell'Arno” conservato  agli Uffizi di Firenze, studi recenti fanno risultare più esattamente la veduta in essa ritratta come quella di Montevettolini e Monsummano eseguita da Leonardo Da Vinci dalle pendici del Montalbano. (A. Vezzosi)

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