Vino

FotoTrecento anni di vino a Carmignano

Nel 1716 fu emanato dal Granduca Cosimo III De' Medici, il Bando Mediceo con il quale si stabilirono norme severe per la produzione la vendemmia e la commercializzazione del vino e delimitava all’area compresa nel Barco Reale quella destinata alla produzione. Quel bando rappresenta la prima DOCG ante litteram. Due mesi prima, il 18 luglio, sempre Cosimo, aveva istituito la Congregazione che avrebbe dovuto controllare i vini “che sono commessi per navigare” cioè adatti a viaggiare per mare vini considerati importanti per il “decoro della Nazione”: tra questi il vino di Carmignano.

Gloriosa la storia del Carmignano prima e dopo quest’avvenimento che rimane tuttavia centrale nella storia del nostro vino come in quella del nostro territorio.


Grazie al sole, che matura i grappoli che pendono dai verdi filari oramai da mille anni, Carmignano conta oggi una DOCG e ben quattro DOC.
I vini più conosciuti e amati del territorio sono i due rossi, il Carmignano DOCG e il Barco Reale DOC, vini che nascono dal medesimo vitigno (come d’altronde anche il Vin Ruspo DOC), ma che rappresentano due fasi di invecchiamento differenti, essendo il secondo commercializzato più giovane.
Molto rinomati anche il fresco rosato Vin Ruspo DOC e l’ambrato Vin Santo DOC, tanto buono da abbinare con gli amaretti carmignanesi.

 

“Fare vino è un’arte”

Un’arte che da secoli ispira, evoca, inebria chi l’assapora.
Chi fa vino sa di creare una sensazione, un piacere interiore, e sa che il frutto del proprio mestiere potrà essere apprezzato in chissà quale località del mondo per chissà quale occasione.

Ma da cosa dipende il “fare vino”? Non soltanto dalla volontà di creare denaro, perché no, questo non è un mestiere come un altro. Ogni chicco d’uva cresce in un paesaggio unico e ne respira l’atmosfera e la storia, vive di silenzio e nella pazienza, sente la mano dell’uomo. Cresce e matura in un contesto. E’ per questo che l’etichetta posta su ogni bottiglia non ne indica soltanto la provenienza ma per prima cosa e soprattutto un luogo. Un luogo che ha in sé il suo clima, la sua gente, la sua storia.

Il vino di Carmignano ha una storia centenaria ed una indicazione territoriale ben definita; le viti che si trovano su queste colline hanno piegato schiene di generazioni di lavoratori ed appassionati, ed il loro succo era apprezzato quando ancora buona parte delle città che oggi si scorgono da queste colline neppure esistevano.


E l’origine di tutto questo risiede solo nell’arte dell’uomo.
Un’arte che crea un paesaggio, che produce un prodotto, che realizza il “bello” da secoli.

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